STAFFOLO
La veduta mozzafiato godibile dal Castello di Staffolo da l’idea dell’importanza strategica dell’insediamento datato tra il VI e VII sec. L’etimologia del nome è incerta e tra storie, miti, barbarie e civiltà sono state avanzate varie ipotesi. Secondo una leggenda, il nome del castello deriverebbe dal mitico mentore del vino Staphilos, figlio di Arianna, il quale avrebbe trovato in Staffolo il luogo ideale per coltivare la vite. Stafilè in greco significa “grappolo d’uva”.
L’altra ipotesi storica fa risalire la radice del nome al vocabolo longobardo Staffil, “palo di confine”, in quanto Staffolo segnava il limite tra due vicini Ducati. Oggi è possibile ammirare la cinta muraria medievale di Staffolo ancora ben conservata e l’intrecciarsi degli stretti vicoli che uniscono le chiese di Sant’Egidio e San Francesco le quali conservano ancora i loro splendidi portali romanici e il Museo dell’Arte del Vino che accoglie un antico torchio in rovere con basamento in pietra datato 1695.
Da oltre cinquant’anni anni, per quattro giorni nel mese di Agosto, Staffolo si trasforma in una vera e propria “osteria” per la Festa del Verdicchio che vede le cantine di Staffolo servire vino da chioschi e casottini di legno, stand gastronomici e bancarelle, concerti e gare cittadine fino a tarda notte. Una vera Festa del Vino!